Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva
“La professione del Terapista dell’età evolutiva, unica tra le professioni sanitarie riabilitative, si caratterizza, da un lato, per la sua vocazione infantile, ossia per la sua competenza specifica sui bambini dalla nascita fino ai 18 anni di età, cui esclusivamente rivolge il suo intervento (Art. 5, n. 1. Cod. deont.), e, dall’altro, per un intervento di tipo “globale”, attento a considerare, per ogni fascia d’età, l’equilibrio complessivo e l’integrazione di tutte le funzioni e le competenze nonché l’interazione tra evoluzione della patologia e stadio di sviluppo.”
Ci permettiamo di integrare questa splendida definizione della nostra Professione inserendo, ulteriori due vocaboli, tempestività e accoglienza. Il primo perché si è constatato come la precocità dell’intervento sia strettamente collegata alla sua riuscita o ad una sua ottima impostazione; il secondo perché non possiamo intraprendere un cammino con un bambino senza coinvolgere tutta la rete che lo circonda.
Quali sono degli obiettivi di un/a TNPEE?
Sono i più vari, naturalmente a seconda del bambino con cui ci confrontiamo ma abbiamo dei capisaldi: renderlo protagonista, inserirlo in un contesto, più o meno strutturato,
che gli permetta la più ampia e libera espressione possibile, divertirsi con lui, non focalizzarsi su cosa il bambino non sappia fare ma su ciò che potrebbe saper fare e per ultimo, ma non meno importante, creare una rete intorno al bambino, fare in modo che famiglia, scuola, terapista siano allineati e mirino così agli stessi obiettivi!
Come interviene?
Con fantasia. Qualsiasi situazione può essere trasformata ed essere utilizzata con fini riabilitativi! Si può passare da situazioni strutturate al gioco libero, a situazioni esperenziali! Le attività da fare sono molteplici e anche queste sono fortemente collegate al bambino, alla situazione e naturalmente al terapista!
Ad ogni modo, ogni attività è fondata sul gioco che consideriamo un vero momento “completo”, in cui il bambino mette tutto sé stesso! Parla, si muove, pensa, immagina, ragiona, si emoziona e senza dubbio si diverte. Oltretutto ci poniamo “l’obbligo” mantenere sempre alta la motivazione, quale metodo migliore?