Il valore terapeutico della Fiaba
“immagino,sento,riesco”
Le fiabe rispecchiano la visione del mondo che i bambini hanno.
Nella fiaba è raffigurato per immagini il nostro stato d’animo, fisico, e tutta la nostra rete relazionale.
Nel panorama fiabesco il tempo (passato, presente, futuro) è condensato, emergono eventi di vita che ci hanno segnato,passaggi della situazione presente e tracce degli sviluppi futuri…
Lo stesso Paul Watzlawick (1977), uno dei più grandi esperti in psicologia della comunicazione, ha spiegato come aforismi, aneddoti e metafore possano incidere efficacemente e in tempi brevi su ansia, depressione, panico, disturbi affettivi e relazionali, dimostrando che parlano alla parte destra del cervello, il cervello emotivo, che contribuisce al controllo di ciò che razionalmente chiamiamo scelte, sentimenti, decisioni.
Mediante il linguaggio suggestivo diventa, dunque, possibile parlare al cervello emotivo, dargli voce e attivare risorse altrimenti bloccate dal conflitto col cervello logico-razionale. Attraverso le avventure raccontate, i bambini vivono le loro paure, le loro emozioni, i loro desideri irrealizzati.
E le fiabe hanno sempre un lieto fine: i malvagi vengono puniti e il bene trionfa sul male.
E’ questo un elemento rassicurante per i bambini che apprendono come tutti i momenti di difficoltà possano essere
superati. L’adulto in questo ha un ruolo fondamentale, nel guidarli verso una consapevolezza maggiore di sè,
tramite la lettura guidata,animata,commentata.
E la fiaba, in terapia, diventa, in un gioco di parole..”terapeutica”.
Le fiabe che uso sono strutturate in diverse tipologie: fiabe di realizzazione,fiabe sui rapporti, fiabe di scoperta dei talenti, fiabe finalizzate alla conoscenza delle proprie risorse, al fronteggiamento dei blocchi esistenziali, al superamento delle dinamiche di “stallo” ect…
Attraverso il protagonista, il nemico, gli alleati e i diversi ruoli dei personaggi specifici, si percorre la propria conoscenza di sè,riconoscendo gli ostacoli, i propri blocchi personali, i significati simbolici, per poi arrivare al aggiungimento degli obiettivi “riconosciuti” e alle chiavi di volta per la soluzione “della difficoltà” portate in terapia.
La uso spesso come strumento di lavoro per i piccoli, ma anche con gli adulti,come:
-una forma di espressione,
-uno strumento di conoscenza
-una modalità di problem solving.
Concludo con una citazione a me molto cara
“Le fiabe aiutano a ricordare, a rivivere, a esplorare il mondo,
a classificare persone, destini, avvenimenti. Aiutano a costruire le strutture dell’immaginazione,
che sono le stesse del pensiero. A stabilire il confine tra le cose vere e le cose inventate. Insomma,
se le fiabe non esistessero bisognerebbe inventarle.”
(Gianni Rodari)
Dott.ssa Michela Iabichella
Psicologa-Pscoterapeuta