É una procedura durante la quale lo psicoterapeuta suggerisce che il paziente faccia esperienza di cambiamenti nelle sensazioni, percezioni, pensieri o comportamenti; tali cambiamenti vengono usati nel trattamento psicoterapeutico per problemi psichici, oltre che nel trattamento del dolore e di altri problemi. Per Milton Hyland Erickson l’ipnosi non è altro che una condizione naturale che si verifica spontaneamente in diversi momenti della vita quotidiana e che può essere indotta nel pieno rispetto delle esigenze e delle capacità della persona.
Cosa succede in ipnosi?
L’elemento che caratterizza lo stato ipnotico è quello di provocare un’esperienza di trance, ovvero la perdita dell’orientamento nei confronti della realtà esterna e lo stabilirsi di un nuovo orientamento nei confronti di una realtà concettuale astratta. Un esperienza comune è quella ad esempio di essere assorto in un’attività (leggere un libro,guardare un film, sostenere una conversazione) e distaccarsi anche se per brevi istanti dalla realtà, esterna ed oggettiva, per vivere una realtà interna soggettiva. Fermarsi a riflettere su di un avvenimento e presi dalla nostra immaginazione perdersi per qualche istante nel ricordare dei particolare che non pensavamo di sapere, ed accorgersi che magari è passato molto tempo mentre noi pensavamo fossero passati solo alcuni minuti. Se la trance ipnotica è un esperienza comune, in sè la sola ipnosi non ha effetti terapeutici. L’utilizzo che uno psicologo fa della trance ipnotica che instaura con il paziente, può avere degli effetti terapeutici a patto che vi sia un accordo tra paziente e terapeuta nell’utilizzo dell’ipnosi stessa. In questa nuova concezione della trance, il soggetto riesce ad abbandonare le proprie resistenze per collaborare alla terapia soltanto quando si sente riconosciuto nella sua identità e nelle sue necessità personali. Ecco l’importanza di affidarsi ad uno psicologo/psicoterapeuta; se di fatti l’esperienza di trance ipnotica è qualcosa che spontaneamente produciamo, l’utilizzo della trance terapeutica da parte di uno psicologo/psicoterapeuta diventa utile nel momento in cui l’esperienza di modificazione di coscienza viene associata ad una procedura psicoterapeuta altrimenti non produce alcun risultato.
Quando lo stato ipnotico viene indotto da un terapeuta per aiutare la persona a risolvere un problema, l’obiettivo è aiutare la persona a sperimentare nuovi modi di sentire, pensare, agire rispetto alla situazione che ha presentato e che aiutino concretamene la persona a risolvere i problemi che ha presentato. In altre parole l’ipnosi non è un fine ma è un mezzo attraverso il quale aiutare la persona ad uscire dalla “modalità disfunzionale” con la quale ha creato un problema (es. fobie, attacchi di panico, disturbi dell’ansia) e dalla quale razionalmente o con la sola forza di volontà non riesce ad uscire. Un esempio molto chiaro è quello della persona che ha sviluppato una specifica fobia, ad esempio nei luoghi affollati o per un animale, e per quanto sappia razionalmente che non ci sia un pericolo concreto, inconsapevolmente prova paura ogni volta che vede lo stimolo fobico, una paura cosi invalidante da non riuscire a comportarsi diversamente. L’utilizzo della trance ipnotica in un contesto terapeutico aiuta la persona a sviluppare un diverso stato di coscienza che la renda capace di modificare le proprie reazioni. Il fine dell’ipnosi strategica è quello di utilizzare abilmente l’ipnosi al fine di “indirizzare” l’altra persona verso un cambiamento spontaneo.