All’interno del nostro organismo esiste un sistema di difesa ed attacco in grado di far invidia a qualsiasi esercito, per struttura, organizzazione, comunicazione, tempismo ed efficienza. Ovviamente stiamo parlando del nostro sistema immunitario, una fitta e complessa rete di componenti dediti alla nostra protezione. Troviamo cellule, batteri, sostanze chimiche, tutti mossi da un unico, fondamentale intento comune: mantenere l’integrità dell’intero organismo.
Il sistema immunitario è un sistema biologico capace di reagire non solo in risposta a stimoli “fisici”, ma anche psichici ed emotivi, sempre con l’obiettivo di adattare l’organismo riportandovi un (nuovo) equilibrio.
Le nostre difese altamente specializzate sono in grado di discernere il self (ciò che è proprio dell’organismo o compatibile con esso) dal non self (ciò che non appartiene all’organismo e che può essere un pericolo).
Cosa succede quando la funzionalità del sistema immunitario è alterata? Possono presentarsi immunodeficienze (il sistema non reagisce correttamente a pericoli esogeni ed endogeni), malattie autoimmunitarie (il sistema riconosce come non self il self), intolleranze ed allergie.
Le cause di una non corretta funzionalità possono essere le più disparate, sul piano fisico vanno dalla genetica allo stile alimentare e di vita, ma possono essere anche cause energetiche e psico-emotive, che ripercuotono i loro effetti sulle nostre capacità di difesa. Per comprendere questo concetto basti pensare a come un grande dolore comprometta il sistema immunitario favorendo l’ingresso di agenti patogeni.
In questo articolo parleremo principalmente di allergie respiratorie, poiché la primavera si sta avvicinando e per diverse persone, più che un periodo di rinascita da godere all’aria aperta, rappresenta un periodo di sofferenza, da trascorrere in compagnia di antistaminici e alla larga da piante ed alberi.
C’è da fare una doverosa premessa: sebbene si inizi a parlare di allergie in prossimità della primavera, in realtà il momento ideale per trattarle è l’inverno. Perché è possibile fare una vera e propria prevenzione, che nei casi più radicati può essere effettuata anche per anni, ma che può fornire degli ottimi risultati fin da subito a chi vuole risolvere davvero questo disagio.
Nella prevenzione risulta molto efficace il trattamento con gli oligoelementi.
Il “terreno allergico” è, in oligoterapia, un terreno iper-reattivo e dunque va trattato principalmente con l’oligoelemento associato a questa diatesi: il manganese. Naturalmente, mentre nei bambini si otterranno risultati più rapidi, per gli adulti, in cui l’allergia è radicata da anni, si osserverà un miglioramento nel tempo; se però sarete costanti nel trattamento anche le allergie più insediate possono risolversi.
Nella fase di prevenzione al manganese vanno associati anche lo zolfo, un oligoelemento che trova largo impiego in molti tipi di “pulizie di terreno”, ed il fosforo.
Questi oligoelementi possono fornire un supporto anche nella fase acuta, con una frequenza di assunzione raddoppiata rispetto a quella usata nella prevenzione.
Purtroppo spesso ci ricordiamo di affrontare un problema solo quando questo si presenta e allora è necessario trattarlo, pur con la consapevolezza che non si sta risolvendo alla radice.
Ciò nonostante ci sono diversi rimedi naturali, oltre gli oligoelementi, che possono sostenere il nostro organismo quando l’allergia si presenta.
Una classe di questi rimedi è data dagli olii essenziali, che possono essere usati per ingestione, (questi olii devono essere ad uso alimentare e comunque presi soltanto se consigliati da una persona esperta in tale settore), ad uso topico o per inalazione (mediante diffusori ambientali).
Tra gli olii essenziali più a largo spettro nel trattamento delle allergie troviamo la famosa triade costituita da menta, limone e lavanda. Questi tre olii possono essere usati anche miscelati tra loro, a seconda delle situazioni; in ogni caso è bene che la scelta degli olii essenziali e la loro modalità di utilizzo venga valutata da un naturopata esperto del settore.
Tra i fitocomplessi, le piante in grado di sostenere l’organismo nella fase allergica acuta sono:
- Il ribes nero: tra le piante è il principale cortison-like, quindi produce un’azione come quella data dal cortisone, ma senza gli effetti collaterali di quest’ultimo. Inoltre ha la capacità di ridurre esclusivamente la biosintesi delle IgE (immunoglobuline, ovvero anticorpi, la cui sintesi aumenta nei casi di allergia). Per queste ragioni il ribes nero è la pianta più utilizzata nel trattamento delle allergie.
- L’elicriso anche è una pianta con effetto cortison-like ed è particolarmente indicata come coadiuvante nelle forme asmatiche. Inoltre migliora la funzionalità epatica, che spesso nei soggetti allergici non è ottimale. Infine l’elicriso ha un’azione antistaminica diretta e può essere usato sia per uso interno che per uso topico.
Nei soggetti allergici può essere d’aiuto anche l’assunzione di vitamina C. Alcuni studi hanno evidenziato come la vitamina C possa contribuire a tutelare le mucose nasali dall’infiammazione causata dal contatto con gli agenti allergenici.
Prima o durante la fase allergica acuta è importante effettuare una profonda detossinazione, così che la “pulizia di terreno” possa fare in modo che l’allergia trovi terreno meno fertile. Ci sono casi in cui, per mezzo della sola detossinazione (effettuata prima del periodo di fase acuta, con metodologie specifiche e con la guida del naturopata professionista) l’allergia non si manifesta.
Nel caso di allergie la cui causa prima risieda nel piano energetico o psico-emotivo, è possibile utilizzare rimedi floreali, come ad esempio i fiori di Bach.
In medicina tradizionale cinese le cause delle allergie risiedono nelle logge energetiche Polmone e Fegato. Non è un caso che in primavera ci sia la massima espressione dell’energia Fegato e la minor espressione di quella Polmone. E’ possibile trattare queste logge con rimedi che agiscono sia sul piano sia fisico che energetico.
Nell’uso dei rimedi floreali o di altri rimedi energetici è importante farsi guidare da un naturopata professionista esperto in questi settori, che sappia valutare la causa del disturbo e che sia dunque in grado di trattarlo adeguatamente.