Quando si dice che il corpo umano è una macchina perfetta, non è completamente corretto. Il corpo umano non è una macchina, ma molto, molto di più. Ancora oggi, con la scienza, non siamo in grado di spiegare moltissimi dei processi fisiologici che avvengono nel nostro organismo.
Sulla perfezione invece non ci sono dubbi: il corpo umano è davvero perfetto. Esistono innumerevoli sistemi di autoregolazione che fanno sì che il nostro organismo mantenga di continuo un equilibrio dinamico: l’omeostasi.
Eppure il nostro corpo è oggi duramente messo alla prova a causa della cattiva alimentazione e della scarsa qualità dei cibi, dell’inquinamento ambientale, dell’eccesso di farmaci e dello stress dovuto ai vertiginosi ritmi a cui la società ci sottopone.
Il corpo umano è stato “programmato” per eliminare le tossine, (sia quelle endogene, prodotte in seguito al metabolismo, che quelle esogene, di origine esterna), ma la quantità di tossine contenute nel nostro organismo oggi è tale da far sì che i sistemi di depurazione non riescano ad eliminarle tutte.
Le tossine non eliminate tendono ad essere accumulate laddove fanno meno danni, (preferenzialmente lontane dagli organi vitali), quindi nel tessuto adiposo, connettivo ed articolare.
L’accumulo tossinico causa comunque una serie di sintomi, che possono essere fisici (gonfiore, alitosi, prurito, mal di testa, ecc.), psichici (mancanza di concentrazione, di memoria, indecisione, ecc.), ed emotivi (ansia, spossatezza, cattivo umore, ecc.)
Se associamo quindi il corpo umano ad una macchina, possiamo dire che i suoi filtri si sono intasati e non riescono più a svolgere correttamente la loro funzione.
L’inverno è la stagione in cui si ha fisiologicamente una maggiore ritenzione, in cui ci sono le feste natalizie che contribuiscono ad aumentare il livello di tossine e in cui si prendono facilmente microrganismi responsabili delle sindromi influenzali, con conseguente assunzione di farmaci. Si arriva così alla primavera, la stagione in cui il resto della natura si risveglia, deboli, stanchi ed intossicati.
Non è una situazione rosea, ma in questo la Naturopatia ci viene incontro e può fare davvero moltissimo. Sia nella fase di detossinazione, che nella prevenzione attraverso un adeguato stile di vita.
Che cosa può fare la Naturopatia per depurare il corpo?
Prima di mobilitare le tossine accumulate, è necessario “pulire i filtri”, ovvero lavorare sugli organi emuntori, che sono fegato, reni, intestino, pelle e polmoni, senza trascurare il circolo linfatico, che ha la funzione di raccogliere tutte le scorie cellulari e portarle agli organi emuntori, dove vengono trasformate ed eliminate.
La primavera è la stagione più indicata per eseguire la depurazione. Dunque, come ci sembra ovvio in questo periodo pulire profondamente la nostra casa, così dovremmo pulire la nostra “casa interna”.
In particolare, la primavera è il momento dell’anno migliore per lavorare sul fegato, come c’insegna l’antica medicina tradizionale cinese.
Le piante per eccellenza per il fegato sono:
- il cardo mariano, è un ottimo rimedio nei casi d’intossicazione epatica, svolge un’azione protettiva sugli epatociti in modo da favorirne il ripristino delle condizioni fisiologiche e promuove la rigenerazione cellulare. Presenta anche un’attività antiossidante;
- il tarassaco, ha funzione coleretica (stimola la secrezione biliare) e colagoga (aumenta la contrazione della colecisti). La radice del tarassaco è anche ricca in inulina, che è un ottimo prebiotico intestinale. Il tarassaco è un depurativo e un diuretico, che favorisce anche la funzione renale. Dunque questa pianta è in grado di lavorare su tre organi emuntori.
- il carciofo, è anch’esso un epato-protettore come il cardo mariano. Inoltre agisce sul metabolismo lipidico per diminuire la produzione di colesterolo e trigliceridi e, nello stesso momento, per favorirne l’escrezione. Ha anche proprietà digestive e diuretiche.
Tra gli oligoelementi ricordiamo, importantissimo, lo zolfo. Molte tossine, a livello del fegato, reagiscono con lo zolfo legandosi ad esso, per poter essere inattivate prima di venir eliminate. Lo zolfo è dunque fondamentale per una completa depurazione del fegato.
Per quanto riguarda l’alimentazione, per depurare l’organismo occorre eliminare le farine e gli zuccheri raffinati, (quindi anche lo zucchero di canna se non integrale), diminuire l’uso di carne ed abbondare in frutta e verdura. La verdura andrebbe mangiata in abbondanza sia a pranzo che a cena, mentre la frutta va preferibilmente mangiata lontano dai pasti, per esempio a metà mattinata e a metà pomeriggio. Se risultano gradevoli, frutta e verdura possono essere anche frullate, preparando deliziosi cocktail. E’ sempre consigliabile utilizzare cibi di stagione, non trattati chimicamente. La Natura ci mette sempre a disposizione ciò di cui abbiamo bisogno nel momento giusto.
Esiste anche un “drenaggio emozionale”, che può essere effettuato con l’utilizzo dei rimedi floreali, che agiscono appunto sulle emozioni. Tra i fiori di Bach, il fiore per eccellenza per la pulizia interiore è Crab Apple (melo selvatico), ma può risultare utile anche la miscela floreale del Rescue Remedy. Dal momento che si parla di emozioni, è comunque doveroso ricordare che per ogni persona, in un dato momento della vita, il Naturopata deve valutare attentamente quale fiore o miscela di fiori sia realmente necessaria.
Un corpo depurato è un corpo in salute, più capace di instaurare i meccanismi di autoguarigione e in cui anche la mente è più lucida e serena. Ed è un corpo in forma pronto per affrontare la stagione estiva.