Una cosa che noto spesso nel mio lavoro è quanta confusione ci sia intorno al significato di Naturopatia. Cosa anche comprensibile se si pensa che la Naturopatia è una disciplina molto antica, molto vasta e che attinge a svariati saperi, alcuni millenari altri più recenti e scientifici. Un solo Naturopata certamente non potrà essere esperto di tutte le tecniche che la Naturopatia mette a disposizione, data la loro numerosità.
Per questo io preferisco parlare di Naturopatia contemporanea e non di Naturopatia in generale, poiché il concetto di Naturopatia si è molto evoluto nel tempo – da Ippocrate fino ai giorni nostri – arricchendosi di tutte le esperienze fatte da quei personaggi che oggi vengono annoverati tra i padri della Naturopatia moderna (cito solo alcuni tra i molti: Graham, Priessnitz, Lindlhar, Lust, ecc.). Ciò che si intendeva per Naturopatia nel Settecento, nell’Ottocento o nel Novecento non è esattamente coincidente con ciò che si intende per Naturopatia oggi. Per utilizzare forse un termine di paragone più noto basti pensare alla medicina: la medicina di oggi non è certo quella del Settecento.
E’ opinione comune che la Naturopatia sia una sorta di medicina naturale, che cura le malattie con farmaci naturali al posto di quelli sintetici. Niente di più sbagliato. La Naturopatia non è una medicina e non cura le malattie, può essere invece affiancata ad essa in quanto tecnica complementare. Considerare la Naturopatia una medicina naturale, non solo è contrario alla legge italiana, ma è una svalutazione della Naturopatia stessa, che ha un compito più alto: occuparsi delle persone e della loro salute, e non di malattie e sintomi da sopprimere.
Cos’è dunque la Naturopatia contemporanea?
Prima di tutto è bene chiarire che la Naturopatia è una disciplina, non sanitaria, riconosciuta in Italia e regolamentata dalla Legge 04/2013.
Inoltre la Naturopatia è molto ben definita nella norma UNI 11491, che esplica chiaramente quali sono le conoscenze, competenze ed abilità che un Naturopata deve possedere per esercitare seriamente la propria professione. Secondo la norma, la Naturopatia è una “disciplina che si basa sulle scienze umane e sulle scienze naturali. Si occupa di trattamento e della promozione dello stato di salute attraverso l’uso di metodi e modalità che favoriscono il processo di auto-guarigione, il trattamento naturale di tutta la persona, la promozione della personale responsabilità per la propria salute, l’istruzione per promuovere la salute attraverso un adeguato stile di vita. La naturopatia miscela la millenaria conoscenza dei trattamenti naturali con le attuali conoscenze nell’ambito salutistico e prende fondamento dai paradigmi del pensiero dell’antropologia fisica e culturale in prima istanza e di conseguenza dalla cultura delle scienze dell’uomo. Pertanto, la naturopatia può essere nel complesso identificata come la pratica generale delle cure della salute naturale; essa ricerca, individua e tratta la causa fondamentale del disagio, tratta l’intera persona usando un approccio individualizzato e insegna i principi di un sano stile di vita e della prevenzione sanitaria.” (UNI 11491:2013)
Spieghiamo meglio quanto riportato nella norma.
La Naturopatia si occupa della causa di un disturbo. Il suo compito non è quello di sopprimere i sintomi con rimedi naturali, ma di utilizzarli come segnali, campanelli di allarme che permettono di capire cosa c’è che non va, e che consentono di risalire alla causa del disturbo. Causa che non è detto risiedere sul piano fisico, ma anche su un altro piano: energetico od emotivo. Risalire alla causa permette di risolvere il problema alla radice.
La Naturopatia usa un approccio individualizzato. Ovvero considera la persona nella sua interezza: non solo costituita da corpo fisico, ma anche da una parte energetica ed emotiva. Questi tre livelli sono strettamente connessi tra loro e quando uno va in disequilibrio influenza anche gli altri. Quante volte abbiamo sperimentato che un disturbo fisico ha influenzato anche l’umore? E quanto volte abbiamo osservato che uno stato emotivo si sia ripercosso sul fisico? Tutto è fortemente collegato.
L’approccio individualizzato è fondamentale, perché ognuno di noi è unico. Ogni essere umano è caratterizzato da una propria costituzione, (fisica, energetica ed emotiva), da proprie attitudini e capacità, da una storia personale che non sarà mai assimilabile a quella di qualcun altro. Questo fa sì che se due individui presentino apparentemente gli stessi sintomi (effetti), le cause siano in realtà diverse e dunque i due individui andranno trattati in maniera differente.
Le tecniche naturopatiche “favoriscono il processo di auto-guarigione”; il termine auto-guarigione è forse uno dei più fraintesi. In realtà il significato è molto semplice: le tecniche naturopatiche contribuiscono a ripristinare l’omeostasi, ovvero le naturali capacità di autoregolazione dell’organismo. Il nostro organismo è perfetto, è fatto in maniera tale da rispondere ed adattarsi ad ogni stimolazione esterna. Quando però è presente un disturbo significa che questi sistemi di autoregolazione non riescono più a svolgere correttamente il loro lavoro. Il Naturopata, attraverso l’utilizzo di trattamenti e rimedi naturali, aiuta l’organismo a ripristinare i processi fisiologici.
Per mezzo della Naturopatia è inoltre possibile fare prevenzione. Vera prevenzione, aggiungo io, che è una cosa ben diversa dalla diagnosi precoce. Mentre la diagnosi precoce (indubbiamente importante) è una foto del momento in cui si trova l’organismo, (quindi oggi potrebbe risultare privo di malattie, domani no), la vera prevenzione consiste invece nell’adottare uno stile di vita tale da ridurre al minimo le probabilità di ammalarsi. Questo stile di vita passa attraverso un idoneo stile alimentare (personalizzato), rimedi naturali, la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni e la realizzazione delle proprie potenzialità.
La Naturopatia lavora anche nel campo dei disturbi disfunzionali. Vi è mai capitato di stare male, ma avere le analisi perfette e sentirvi dire dal medico che non c’è niente che non va? Questo vuol dire che non siete ancora malati, ma avete un disturbo disfunzionale. Esiste infatti una vasta area, tra la salute e la malattia, che è appunto il campo dei disturbi disfunzionali, che non è campo di azione della medicina, bensì della Naturopatia.
La Naturopatia ha poi un altro, imprescindibile compito: quello di guidare l’individuo verso una piena responsabilizzazione. La persona va educata alla salute e va accompagnata in un percorso di consapevolezza, attraverso il quale può prendere coscienza del fatto che la salute, su tutti i piani, è nelle sue mani.
Il Naturopata accompagna la persona in questo percorso, nel completo rispetto del suo terreno, delle sue esigenze e della sua storia personale.